L'Associazione Umanesimo in Rete è composta da un gruppo di quattro giovani, nati tra il 1979 e il 1983, impegnati nella tutela e nella valorizzazione delle risorse archeologiche, storiche, artistiche, culturali e ambientali del territorio della Regione Puglia.
Il gruppo è stato vincitore del Bando Principi Attivi 2012 finanziato dalla Regione Puglia - Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l'Innovazione Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza Sociale, con un progetto che ha proposto la restituzione digitale degli annuari Riflessioni (1978-2012) e Verde (1986-1996), curati dal Gruppo Umanesimo della Pietra di Martina Franca.
Il logo dell'Associazione Umanesimo in Rete è un mascherone apotropaico della metà del XVIII secolo, ubicato sul portale del Palazzo Ancona di Martina Franca.
L'immagine, utilizzata come copertina del secondo numero della rivista Riflessioni-Umanesimo della Pietra pubblicato nel 1979, è stata scelta perché collegata al cognome dei due soci fondatori (Cristina Comasia Ancona e Francesco Ancona), nonché per analogia all'età anagrafica dei componenti dell'intero gruppo di lavoro.
La fase operativa del progetto ha previsto le seguenti attività:
- verifica delle conoscenze pregresse del gruppo di lavoro, nonché acquisizione di nuove conoscenze sull'utilizzo degli strumenti tecnologici acquistati;
- controllo della produzione cartacea pregressa (dal 1978 al 2012) conservata all'interno dell'Archivio del Gruppo Umanesimo della Pietra, al fine diverificare quantitativamente le eccedenze e le carenze di riviste;
- creazione di un elenco degli annuari dal 1986 al 1996 della rivista Verde;
- creazione di un elenco degli annuari dal 1978 al 2012 della rivista Riflessioni
- creazione di un elenco dei saggi per ogni annuario, specificando nome dell'autore, titolo dell'articolo, anno di pubblicazione e argomento trattato (storia, ambiente, cultura, natura, eccetera), per un totale di 769 articoli;
- restituzione digitale dei saggi mancanti in formato cartaceo, in particolare Riflessioni 1978-1985, 1987-1989 e Verde 1986, 1988, 1995.
Il gruppo di lavoro si è reso conto che alcuni annuari, quelli relativi agli anni Settanta e Ottanta, presentano numerosi danni causati dal tempo, riferiti precipuamente alle fotografie di corredo ai testi, che risultano, infatti, sbiadite e in alcuni casi non perfettamente leggibili.
Si è perfezionato, pertanto, il lavoro, integrando le attività con l'analisi e l'individuazione attenta delle immagini rovinate, con la scansione delle immagini dalle diapositive o dai negativi originali, conservati nell'Archivio del Gruppo Umanesimo della Pietra, nonché con la revisione, la modifica e l'integrazione delle immagini rovinate.
Il gruppo ha utilizzato hardware e software specifici per l'acquisizione elettronica, la revisione e l'archiviazione dei documenti cartacei e si è avvalso di esperti nel campo informatico per la realizzazione del sito web.
L'attività è stata un'occasione per riflettere sullo scambio socio-culturale tra generazioni, mediante il trasferimento delle conoscenze e delle competenze dalla generazione dei padri a quella dei figli, ponte transgenerazionale tra passato e moderno attraverso la memoria e le nuove tecnologie.
I padri sono coloro che negli anni Settanta, poco più che ventenni, sono stati promotori di numerose attività socio-culturali che hanno permesso al territorio in esame di emergere nel contesto nazionale e che possiedono un deposito di conoscenze, di esperienze, di capacità e di competenze acquisite in quarant'anni di studio e di ricerca sul territorio; i figli sono giovani ricercatori, studiosi universitari o semplici appassionati della storia locale, che hanno l'abilità di saper utilizzare le nuove tecnologie e gli strumenti multimediali necessari per la comunicazione di massa.
Lo scambio generazionale è stato, dunque, bidirezionale, perché i figli, attraverso canali innovativi, hanno permesso di diffondere gli studi e le ricerche quarantennali dei padri.
Lo scambio è stato anche transterritoriale: la memoria storica verrà diffusa e divulgata in altri territori nazionali e internazionali attraverso la comunicazione di massa, quindi il progetto è anche promotore di un impegno civile, ossia uno stimolo ad adoperarsi nel diffondere la cultura e l'amore per la Puglia, affinché si possa demolire l'idea che lo studio del territorio sia solo un "passatempo" per anziani studiosi e si possa, così, incoraggiare la giovane generazione a ripartire dalle proprie origini per sviluppare il contesto sociale ed economico del Paese.
LE ATTIVITA DELL'ASSOCIAZIONE UMANESIMO IN RETE»