GIORNATA DEI CARACCIOLO

GIORNATA DEI CARACCIOLO

L'emergenza epidemiologica in atto ha impedito al Gruppo Umanesimo della Pietra di celebrare in pubblico sabato 12 dicembre 2020, come già programmato, la diciottesima edizione della "Giornata dei Caracciolo - Memorial Maruska Monticelli Obizzi".
Si tratta di una manifestazione, proposta annualmente in dicembre, dalla duplice valenza: onorare la memoria di Maria Beatrice Monticelli Obizzi, nota ai martinesi come Donna Maruska; promuovere una giornata di studio, inerente alle più recenti ricerche sulla famiglia Caracciolo, duchi di Martina dal 1507 fino all'eversione della feudalità (1806).

Il diciannovesimo anniversario della scomparsa di Donna Maruska viene ricordato come tributo alla memoria di una persona di vasta cultura e di profondo sentire, che nel corso della propria esistenza ha più volte manifestato tangibilmente sincera ammirazione nei confronti di Martina Franca, delle sue istituzioni e delle sue asso-ciazioni socioculturali.

Maria Beatrice Monticelli Obizzi, nata a Milano il 22 gennaio 1924, è spirata in una clinica di Roma, stroncata da un terribile male, il 14 dicembre 2001.
Figlia del marchese Giannantonio Monticelli Obizzi e di donna Isabella de Sangro, era nipote ex sorore dell'ultimo duca di Martina, Riccardo de Sangro (1889-1978), al quale era particolarmente legata, tanto da assisterlo con amore filiale negli ultimi anni della sua vita e d'eseguirne le volontà testamentarie e no.
Donna Maruska, infatti, con estrema decisione e con notevoli sacrifici personali seppe imporre agli altri coeredi del duca Riccardo il rispetto delle volontà dello zio defunto, il quale aveva più volte manifestato l'intenzione di donare al Comune di Martina Franca tutte le carte delle famiglie Caracciolo e de Sangro da due secoli conservate nel grande palazzo di Casa Isabella a San Basilio in territorio di Mottola.

Quest'enorme giacimento culturale, dichiarato dalla Soprintendenza Archivistica per la Puglia di notevole interesse nazionale, oggi informatizzato e messo in rete, è stato arricchito da Donna Maruska nel 1997 con il versamento degli ultimi documenti riguardanti la più recente gestione del vasto latifondo di San Basilio, proprietà burgensatica dei duchi di Martina.
Il 12 gennaio 2002 l'Archivio Caracciolo de Sangro, custodito nella Biblioteca Comunale, è stato dedicato ufficialmente alla memoria del duca Riccardo de Sangro e di Maruska Monticelli Obizzi, come si coglie dalle targhe commemorative apposte in quell'occasione dal commissario prefettizio Carlo Sessa.

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La Giornata di Studio di quest'anno prevedeva una relazione del professor Carmine Pinto, ordinario di Storia Contemporanea presso l'Università degli Studi di Salerno, sul tema Rivoluzione e controrivoluzione nel Regno delle Due Sicilie nel bicentenario della Costituzione del 9 luglio 1820, la prima promulgata in uno stato italiano, concessa, rinnegata e abrogata dopo nove mesi da re Ferdinando I di Borbone (1816-1826).

Nel cosiddetto nonimestre costituzionale rilevante fu il numero dei liberali martinesi che aderirono al nuovo corso istituzionale e che avviarono nella nostra città significative azioni politiche; molti di essi, inoltre, combatterono sulle barricate di Napoli.

A livello pubblico si distinsero nella capitale del Regno due nostri illustri concittadini, dei quali è doveroso rievocarne la memoria.
Il celebre avvocato Giacinto Martucci (1772-1831), già leader dei repubblicani martinesi nel 1799 e perciò schedato come reo di Stato, venne nominato dal re per la sua conclamata professionalità di giurista nella cosiddetta commissione dei cinque saggi, che avrebbero dovuto dar vita alla Giunta provvisoria di governo, affidata al principe ereditario Francesco I di Borbone (1777-1830) in qualità di vicario del Regno.
Il cavaliere Gerardo Caracciolo (1768-1848), figlio del duca Francesco III (1771-1794) fu un fervente liberale e partecipò all'insurrezione di Napoli del 2 luglio 1820 che costrinse il re a concedere la costituzione sul modello di quella ottenuta pochi mesi prima dagli insorti nel Regno di Spagna; venne eletto deputato nella Provincia di Principato Citeriore e sedette nel Parlamento insediato il 1° ottobre.
Il 7 marzo 1821 l'armata austriaca, intervenuta nel Regno dopo il Congresso di Lubiana, sconfisse a Rieti le formazioni volontarie del generale Guglielmo Pepe (1783-1855) e protesse il rientro a Napoli di Ferdinando I, che abrogò la costituzione e restaurò l'assolutismo regio con una violenta repressione degli insorti.

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Nel corso della programmata Giornata di Studio, rinviata a data da destinarsi, sarebbe stata condotta un'approfondita indagine storica sul periodo 1799-1820, fecondo di notevoli innovazioni sociopolitiche nel Regno delle Due Sicilie alla vigilia dell'unificazione nazionale dell'Italia.
Il logo della rassegna promossa dal Gruppo Umanesimo della Pietra è uno stemma dei Caracciolo di Martina, miniato su una pergamena del 1526.

DATA: Dicembre 2020